Monte Miele visto da Monte Meta
Ha andamento E-W, arcuato a sud, e s'innalza a Est sopra il pianoro dei Campitelli (Alfedena) con una prima gobba boscosa, fino alla cima est, q.1942m IGM, dov'è riportata la denominazione sulle carte. Dopo questa cima, la montagna si abbassa un po' per poi risalire dolcemente in direz. WSW e poi SW, e in questa parte occidentale si elevano due gobbe di quota superiore alla cima, ovv. q.1964 e q.1962m (IGM), dopo di ché la montagna cala velocemente sulla sella (q.1945m c.) che la separa dall'anticima E del La Meta (Gendarme, q.2185m). Sul Mt. Miele corre il confine regionale Abruzzese-Molisano (territorio di Alfedena il versante N e di Pizzone quello S).
Non presenta passaggi tecnici o particolarmente esposti e necessita solo di ramponi (e piccozza) per la possibilità di tratti gelati d'inverno. E' possible incontrarvi esemplari isolati o piccoli branchi di camosci e talvolta grandi branchi di cervi (questi ultimi spec. nel versante S al limitare con la zona boscosa della V. Pagana).
Difficoltà: E
Quota di partenza: 1400 m
Quota vetta: 1942 m
Dislivello: 542 m
Dalla Piana Campitelli seguendo l'itinerario L1 del PNALM stessa direzione per il monte Meta si giunge nei pressi di un fortino diruto nel vasto Piano dei Biscurri. Da quest’ultimo punto si abbandona l’itinerario per il Monte Meta e si devia a sinistra in direzione SUD. Si risale il pendio che conduce all'anticima e subito dopo alla cima del Monte Miele (1942 m).
Si può decidere anche di percorrere tutta cresta del Monte Miele, che ha un andamento dolce e ondulato e in alcuni tratti più stretta.
Basta raggiungere il Passo dei Monaci dove è evidente la dirazione e l'inizio della cresta.
Una volta raggiunta la croce di vetta, in legno, si nota dal lato di Campitelli un sentiero che scende nel bosco: potrebbe essere la strada per il ritorno
La cima di Monte Miele. Sullo sfondo: a sinistra La Meta; a destra Monte Tartaro
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